A tutto tondo
L’ingresso alla Sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Como è un luogo speciale. È unico! Non solo perchè rappresenta la cerniera su cui si snoda uno dei principali edifici del razionalismo, ma anche perché per sua natura e forma è uno spazio che si apre verso la città, verso lo spazio pubblico.
Per questo il Consiglio ha deciso che debba essere messo a disposizione di tutti voi e utilizzato per iniziare quel processo di valorizzazione del lavoro che un Ordine professionale è giusto faccia.
"A tutto tondo" è un progetto che parte da un’emozione, che unisce il silenzio di due anni di pandemia con il desiderio di lasciarci tutto alle spalle, che parte dal vuoto che ha contraddistinto i periodi più bui del 2020 a arriva ad una visione, quella di immaginare questo vuoto fisico riempito dal "bello che salverà il mondo", l’Architettura.
25 novembre 2023
"A tutto tondo" per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne ospita "Frammento" di Pietro Cipolletta
Oggi non è un giorno qualunque, oggi è il 25 novembre. Anzi, è nuovamente il 25 novembre, di un anno che ha visto morire vittima di violenza 105 Donne. Diverse tra loro, ognuna con una storia, ognuna con un’età diversa, ma tutte Donne con una vita da vivere, cercando di affermare il proprio libero arbitrio, senza aimè esserci riuscite. E non ci sono riuscite, è importante sottolinearlo, perchè qualcuno ha voluto impedirlo.
Fino a quando dovremo ricordarci di un tema dedicandogli una giornata specifica, io credo non saremo sulla strada giusta per superare il problema. La questione non è femminile, la questione deve interessare la collettività tutta. Deve essere la priorità di tutti un mondo in cui non sia il genere a definire la possibilità di azione di un individuo. Proprio da oggi abbiamo deciso di ospitare all’interno del tondo dell’Ordine l’opera di un giovane nostro Iscritto, Pietro Cipolletta, a cui vanno i miei ringraziamenti per avere accettato l’invito e per darci l’occasione di riflettere sui fatti di cronaca. La sua opera, con la delicatezza realizzativa che la contraddistingue, tocca le corde della nostra sensibilità, perchè si configura come un gesto concreto in un mondo di parole. L’opera colpisce anche per altri aspetti, per la semplicità della forma da un lato, senza per questo rinunciare alla ricerca del dettaglio e per la modalità creativa di reinterpretazione di un oggetto caro ai nostri spazi pubblici, non banale; ci auguriamo trovi il giusto collocamento in tanti luoghi. Diventi l’oggetto per tutti, diventi la battaglia di tutti.